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Wednesday, September 09, 2015

Gesuiti dirigeranno causa Grande


 
BEATIFICAZIONE DI MONSIGNOR ROMERO, 23 MAGGIO 2015
 

B. Paolo VI benedice immagine di p Grande presentata dal B. Oscar Romero.
 
L’arcidiocesi di San Salvador ha pubblicato questo fine settimana sul settimanale diocesano, la notizia che l’Arcivescovo di San Salvador ha accettato la «Suplex Libellus» o richiesta di apertura formale della causa del sacerdote gesuita salvadoregno Rutilio Grande García, anche se il processo è già in fase avanzata. Nel decreto pubblicato dall’arcidiocesi si legge che la richiesta è stata fatta da Mons. Rafael Urrutia, che è stato istituito come vice postulatore della causa “con ordinanza a Roma il 16 giugno di quest’anno”. Super Martirio ha confermato che il Postulatore della Causa sarà P. Anton Witwer, SJ, Postulatore Generale dei Gesuiti.
L’assegnazione alla sede dei gesuiti conferma l’importanza della causa in un pontificato gesuita. Molte fonti hanno riferito che la causa è vicina al cuore di Papa Francesco. Il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi—la massima autorità su processi di canonizzazione nella Chiesa—ha comunicato l’importanza all’Arcivescovo di San Salvador, Mons. José Luis Escobar Alas in maggio. “Siamo molto felici, il Papa è molto felice”—ha sottolineato il porporato all'Arcivescovo Alas nella loro riunione in aeroporto—“che Lei ha cominciato il processo di canonizzazione del padre Rutilio Grande”.
Il Papa Francesco ha ricordato il p. Grande per conto proprio quando ha stato chiesto sul caso Romero in agosto 2014 nel volo di ritorno di Corea: “dietro di lui [Romero], c’è Rutilio Grande ”, ha detto il Papa.
L’interesse del Santo Padre non è di poco: “Ho conosciuto Rutilio Grande una volta in una riunione di latinoamericani, tuttavia non parlai con lui”, ha detto il Pontefice. “Dopo la sua morte me ne interessai molto. Lasciò il ‘centro’ per andare alla periferia”, uno dei temi pastorali centrali del pontificato Bergoglio. Il Padre Grande lasciato l'insegnamento universitario “per farsi parroco dei campesinos, oppressi ed emarginati”, ha detto il Cardinale Amato nella sua omelia di Mons. Romero. “Un grande”, aggiunge il Papa.
La causa Rutilio Grande si nutre dei lezioni imparate durante il corso del caso Romero e aspetta ridurre drasticamente il tempo necessario per raggiungere l’obiettivo. In realtà, anche prima che l’accettazione della «Suplex Libellus» si aveva già fatto molto lavoro. Tra la fine dello scorso anno e l’inizio di quest’anno, circa 30 testimonianze, tra cui ci sono membri della famiglia, sacerdoti e laici, sono stati raccolti per sostenere la beatificazione del gesuita salvadoregno martire. Mons. Urrutia, p. Edwin Henriquez (secondo vice postulatore della causa), e l’avvocato Rodrigo Belismelis (anche veterano della causa Romero) hanno raccolto testimonianze in El Salvador e Guatemala.
Dopo aver concluso il processo diocesano, il file di padre Grande sarà nelle mani della curia Gesuita, che ha recentemente completato con successo casi come la canonizzazione equipollente di San Pietro Favre e San José de Anchieta, entrambi sotto il pontificato di Francesco. Sulla base dei risultati della postulazione salvadoregna e gesuita, presto potremo vedere il secondo beato salvadoregno.
Publicazione Supplex Libellus

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