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Thursday, December 03, 2015

Sentire Con Romero


 
BEATIFICAZIONE DI MONSIGNOR ROMERO, 23 MAGGIO 2015
 

 



Chi accusa deve essere pronto ad essere accusato”, ha detto il Beato Monsignor Romero. “Se la Chiesa accusa gli altri di ingiustizia, deve anche essere pronta ad ascoltare se stessa accusata ed è obbligata a convertirsi.” (Omelia del 17 febbraio, 1980.)

Le gravissime accuse di abusi sessuali contro la Chiesa Salvadoregna che sono stati rivelati nelle ultime settimane, che hanno casuato la crisi più grande della sua storia e la collegano con lo scandalo globale degli abusi sessuali su minori per mano dei sacerdoti, presentano anche un’opportunità. È proprio la possibilità che Beato Romero ha parlato in questa frase: la possibilità di denunciare ed essere denunciato. “Faremmo molto male credendo che la chiesa è la migliore istituzione al mondo”, ha detto Romero in un’altra occasione. “Purtroppo, molti vedono la Chiesa in questo modo. Vedono la Chiesa come incapace di peccato, immacolata e intoccabile.” Ma questo non è così: “All’interno della Chiesa ci sono peccatori. Vescovi, sacerdoti ... che si definiscono cristiani [ma] sono peccatori bisognosi di purificazione. Guai per il cristiano, il vescovo e sacerdote ... che si sente così perfetto che pensa che può rimproverare gli altri,” mentre non si sottoporre allo stesso esame e la stessa denuncia. (Om. 5 Nov. 1978.)

In un certo senso, il pericolo per la Chiesa Salvadoregna non è nessuna accusa. Molto più pericoloso sarebbe evitare di essere accusata. Il Beato Romero, che era pulito del abuso o l’occultamento, è come un marchio di autenticità per la Chiesa. “Se sentiamo con Romero”, ha detto Mons. Paglia alla cerimonia di beatificazione, “El Salvador e il mondo cambierà.” Solo se la Chiesa salvadoregna sente con Romero potrà riconquistare la fiducia dei fedeli, i quali, come un nuovo sondaggio in El Salvador indica, vede Romero come punto di riferimento per la santità. Sentire Con Romero significa non solo mettere Romero come uno standard, perché non è sufficiente. In una certa misura, cioè controproducente, perché, come ha detto il Papa Francisco ai vescovi salvadoregni: “Il martire non è [solo] una bella immagine che adorna le nostre chiese.” Romero come un’icona solo presenta un contrasto: una sfida per la Chiesa per il coraggio di essere come lui.

Per Sentire con Romero, la Chiesa deve essere completamente aperta alla denuncia e disposta ad essere portata davanti alla giustizia. A Ma di più, deve ancora una volta correre i rischi di chi accusa, deve diventare una voce profetica che sostiene e difende il popolo. Dev’essere esposta a tutti e disposta a dare tutto per Dio, per il Vangelo e per i poveri.

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