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Tuesday, April 01, 2014

La Messa tradizionale di Mons. Zuppi





Padre Romero celebra la Messa con contadini.
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Il sito web Rorate Cæli riferisce che “per la prima volta da decenni, un vescovo della Diocesi di Roma [ha] celebrato una Messa pontificale [recente] nella Chiesa Parrocchiale assistito dalla Fraternità di San Pietro”. La notizia ha causato qualche giubilo tra gli ammiratori della forma straordinaria della Messa cattolica, in latino, secondo il rito pre-conciliare, perché il celebrante non è dal campo tradizionalista. “L’uomo non è traddie”, ha riconosciuto p. John Zuhlsdorf nel suo blog. “Un vescovo dal clero della comunità di Sant’Egidio non è che qualcuno si aspetta di voler stare con noi. E tuttavia ha chiesto di venire a celebrare la Messa” ( enfasi in originale ).

Il vescovo in questione dovrebbe essere familiare per i lettori di questo blog.  è il vescovo ausiliare Matteo Maria Zuppi, che abbiamo visto prima. Alla fine del 2012, il suo discorso inaugurale per «l‘Anno della Fede» incentrata sulla Mons. Romero. “Il confronto con un martire”, ha spiegato il vescovo Zuppi, “ci aiuta più di qualunque catechismo”. Questo non vuol dire che i martiri sono “cristiani di una classe superiore” ha detto. Ma, piuttosto, i martiri sono persone normali che hanno semplicemente amato “più degli altri”. Poi l’anno scorso, per il 33 ° anniversario di Mons. Romero, Mons. Zuppi ha parlato a Radio Vaticana sul’importanza dell’eredità di Mons. Romero. Ha detto che la morte di Romero ci aiuta a ricordare tutti gli altri martiri, è importante per l’Anno della Fede, perché la passione di Romero per i poveri derivava dalla sua fede, e mette in evidenza la Chiesa in America Latina in un momento di cui la Chiesa ha il suo primo latino papa americano.

La partecipazione di Mons. Zuppi in una liturgia tradizionale, e la sua apertura verso ammiratori del rito pre-conciliare è fedele allo spirito di Mons. Romero. In primo luogo, come recentemente osservato qui, Mons. Romero aveva grande rispetto per la liturgia. Ancora più importante, Romero era un uomo della Chiesa che ha esteso i ponti a vari movimenti e comunità nella sua arcidiocesi, tra cui l’Opus Dei e il Cammino Neocatecumenale. Mons. Romero ha parlato con fervore sulla universalità della Chiesa, dicendo: “Ho spesso immaginato la Chiesa come un grande albero con un ramo a un estremo e l’altro ramo all’altro estremo. I rami non conoscono l’un l’altro, ma stanno ricevendo linfa dallo stesso tronco e condividono la stessa vita”. Infine, Mons. Romero sempre accoppiato l’azione sociale con profonde pratiche devozionali.

Per tutti questi motivi, l’azione di Mons. Zuppi sembra incanalare Mons. Romero.


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