Tuesday, January 22, 2013

MONS. ROMERO NELLA 3a DOM. DEL T. ORD.



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Lo Spirito del Signore è sopra di me”, dice Cristo nel Vangelo di questa Domenica, “per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore” (Luca 4:18-19).  In questo Anno della Fede, RADIO VATICANA ha pubblicato un sermone per la terza domenica del tempo ordinario che presenta a Mons. Romero come “un martire per il Vangelo di Cristo” adatto per lo studio del Vangelo di questa Domenica. 

Il Vangelo cristiano è ancora pericoloso quando la sua verità è davvero mettere in pratica”, si legge nel sermone di Radio Vaticana.  Questo si vede chiaramente nel caso di Mons. Oscar Romero, assassinato quando, come Gesù, ha ricordato popolo dei bisogni dei poveri e degli oppressi in El Salvador.  Il testo prosegue per ricapitolare la storia dell'arrivo di Romero a San Salvador come vescovo ‘conservatore’ che, tra l'assassinio del suo amico Rutilio Grande, è ‘convertito’ alla necessità di denunciare le ingiustizie, alla luce del Vangelo.  Le sue parole e le azioni sono stati segnalati in tutto il mondo, in modo che tutti sapevano le atrocità che accadono in El Salvador”, dice il testo.  Poi descrive come Romero è stato assassinato da agenti della dittatura militare a causa delle sue denunce.  Così, l'arcivescovo Romero morì martire per il vangelo di Cristo”, conclude l’Omelia.  Mentre riflettiamo oggi sulle parole di Gesù sulla sua missione, ricordiamo Mons. Romero e continuiamo a cercare di vivere fedelmente nel nostro mondo e nella nostra vita quotidiana, la verità ‘pericolosa’ di ‘lieto messaggio’, che è un dono di Gesù a noi oggi.”--Radio Vaticana

Questo blog propone Romero per l'Anno della Fede.  Mons. Romero incarna la “testimonianza credibile” che Papa Benedetto XVI ha chiesto alla Chiesa di evidenziare questo anno. “Ciò di cui il mondo oggi ha particolarmente bisogno”, il Pontefice ha scritto nel suo motu propio «PORTA FIDEI», “è la testimonianza credibile di quanti, illuminati nella mente e nel cuore dalla Parola del Signore, sono capaci di aprire il cuore e la mente di tanti al desiderio di Dio e della vita vera, quella che non ha fine.” Come il martire più noto del XX° secolo, abbracciato al di là del mondo cattolico, l'arcivescovo Romero è particolarmente adatto. Lo stesso Benedetto ha detto che Romero era “veramente credibile, di testimonianza della fede” nel 2007.  L’Omelia di Radio Radio Vaticana per questa prossima terza domenica del tempo ordinario confirma la nostra intuizione.

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