ANNO
GIUBILARE per il CENTENARIO del BEATO ROMERO, 2016 — 2017
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In un’intervista
con il giornalista cattolico italiano Alver Metalli, Mons. Rafael Urrutia, vice-postulatore
della causa di canonizzazione del Beato Oscar A. Romero, rivela diversi
dettagli circa lo stato di avanzamento della causa, che cerca un miracolo per
intercessione del vescovo martire per portarlo all’altare. Secondo Urrutia, una
decina di persone si sono fatti avanti con presunti miracoli di Romero, includendo
persone provenienti dal Messico e l’Ecuador, dal momento che Romero è stato
beatificato lo scorso anno. Tra questi ci sono tre cui il postulatore, Mons.
Vincenzo Paglia, ha deciso non presentare per ragioni prudenziali, e il più
recente, che Urrutia spera sia il miracolo che porterà definitivamente al primo
santo salvadoregno.
Mons. Urrutia rende noto che la documentazione sul
miracolo è stato inviata a Roma ai primi di ottobre di quest’anno, un anno dopo
la presentazione precoce di tre casi l’anno scorso, con un calibro che non ha del
tutto convinto Mons. Paglia, che ha deciso di non introdurli. “Abbiamo ritenuto opportuno evitare
bocciature”, ha detto il postulatore nel mese di luglio. Ma ora, Mons. Urrutia ha la
fiducia che potrebbe aver trovato una cura che riempie i requisiti: “nutriamo la speranza che questo caso sia
quello buono. Due medici a cui l’abbiamo sottoposto sono dell’opinione che sì,
si tratti di un fatto inspiegabile per la scienza medica”, dice in la nuova
intervista.
Se la qualità del possibile miracolo è meglio che i casi
presentati prima, i criteri in base ai quali ogni miracolo deve essere
analizzato anche è salito dallo scorso settembre, quando il Vaticano ha
annunciato una riforma dei regolamenti per i miracoli nella fase romana, che
mira a garantire “trasparenza” e “rigore scientifico” nei processi
corrispondenti. Ad esempio, secondo le nuove norme, per l’approvazione di un
miracolo, gli esperti devono approvare con una maggioranza di 5 del 7. Prima,
era 5 più 1, ma questo è stato modificato con Benedetto XVI e può essere 4 del
6. (Art. 15). Come altro esempio, se un caso viene respinto nella votazione
iniziale, non può essere ripresentato più di un totale di tre volte. Per
esaminare il presunto miracolo richiede ancora una consultazione da parte di
nuovi membri.
Con queste considerazioni, quali fattori danno la
garanzia che il nuovo miracolo è fino alle nuove esigenze? “Non posso entrare nel merito perché
rivelerei qualcosa che ancora non è stato né accettato né approvato”, ha
detto mons. Urrutia. Questo è stato molto prudente, perché le nuove regole
impongono l’obbligo del segreto nel processo di verificare miracoli: “I Periti Medici, i Postulatori e gli Attori
sono tenuti al segreto su tutto ciò che riguarda il presunto miracolo in esame,
soprattutto se il miracolato è minorenne”, si legge nel regolamento.
(Art. 19).
La Chiesa salvadoregna ha espresso il suo desiderio di
vedere il Beato Romero canonizzato durante il Giubileo per il centenario della
sua nascita, cioè, tra questo e il prossimo anno. Tra la qualità e la quantità
di possibili miracoli, quella speranza continua ad esistere ...
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