ANNO
GIUBILARE per il CENTENARIO del BEATO ROMERO, 2016 — 2017
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In El Salvador, finisce il Giubileo della Misericordia,
decretato da Papa Francesco per la Chiesa universale, ma rimane il Giubileo per
il Centenario del Beato Oscar A. Romero, inaugurato dall’Arcidiocesi di San
Salvador da agosto di quest’anno fino ad agosto del prossimo anno. L’Anno Santo
della Misericordia si conclude in molte diocesi in tutto il mondo questa
Domenica, in cui la Chiesa celebra la solennità di Cristo Re, il fine dell’anno
liturgico, ma in El Salvador la chiusura sarà il Lunedi 21, festa della Madonna
Regina della Pace, co-patrona della nazione.
La festa ha anche un significato per Romero, perché la
Vergine è venerata a San Miguel, luogo di nascita del vescovo martire, e la
cura della sua immagine era in la sua carica quando era un giovane prete.
Romero è stato devoto alla Madonna della Pace per tutta la vita (foto), e ricordò la
sua festa, il 21 di ogni mese e quindi ha scelto il 21 giugno per la sua
ordinazione episcopale. L’immagine della Vergine ha stato nell’altare della
beatificazione di Romero maggio 2015. Tutti i vescovi del paese saranno
presenti e il Nunzio Apostolico, Mons. Leon Kalenga, presiederà alla Messa di
chiusura dell’Anno Giubilare della Misericordia nella Cattedrale di San Miguel
il Lunedi 21.
Però, l’Anno giubilare del Beato Romero continuerà in
corso, e i fedeli potranno guadagnare indulgenze visitando la sua tomba presso
la Cattedrale Metropolitana, la Cappella del Ospedalino della Divina
Provvidenza (luogo del suo martirio) e la sua città natale Ciudad Barrios,
pregando le intenzioni del Papa Francesco e per la pace nel paese fino ad
agosto del prossimo anno. [Cfr:. Decreto
dell’Anno Giubilare]. L’Arcivescovo di San Salvador, Mons Jose Luis Escobar Alas,
ha detto Super Martyrio le attività dell’arcidiocesi per il resto del
Centenario, includendo la recita della Coroncina del Beato Romero ogni Domenica
nella Cripta della Cattedrale Metropolitana, “questa preghiera è molto importante per noi”.
Il successore del Beato ha aggiunto: “Siamo anche meditando in gruppi in ogni
parrocchia il bellissimo materiale che la nostra Conferenza episcopale ha elaborato
per ciascuno dei tre anni di preparazione al Grande Giubileo del centenario di
monsignor Romero. Oltre a questo stiamo facendo il pellegrinaggio delle
reliquie di monsignor Romero per tutte le parrocchie del Paese; Passeranno
attraverso le diverse diocesi, finendo nella nostra arcidiocesi, proprio in
agosto 2017 nel suo centenario. In ogni parrocchia ci sono diverse attività con
il passaggio delle reliquie di monsignor Romero: sono fatti preghiere,
riflessioni, canti e processioni. Anche durante l’anno giubilare avverrà come
abbiamo detto la riunione del CELAM, e SEDAC nel nostro paese in onore di
monsignor Romero ed anche altre attività in programma, alcuni presso la
parrocchia, altri a livello di vicariato, a livello di diocesi ed a livello
nazionale”.
Le reliquie del beato Romero concluderanno il loro
pellegrinaggio in tutto il paese, secondo il seguente calendario:
Novembre-Dicembre
2016 Diocesi di
Chalatenango
Gennaio-Febbraio
2017 Diocesi di
Santiago de Maria
Marzo-Aprile 2017 Diocesi di
Sonsonate
Maggio 2017 Ordinariato
Militare di El Salvador
Giugno 2017 in poi Arcidiocesi di San
Salvador
D’altra parte, i preparativi per l’incontro del CELAM per
commemorare il centenario rimangono sulla buona strada. Un nota stampa dal vaticanista
Austen Ivereigh, autore di una importante biografia di Papa Francesco, ancora
una volta alza la speranza di una visita del Papa alla terra di Romero nel
corso del prossimo anno. Ivereigh si riferisce al ventesimo anniversario della influente
lettera «Ecclesia in America»
(1997) di Giovanni Paolo II, durante lo stesso period.
“Il tempo e il
luogo” per commemorarla scritto Ivereigh, “sarebbe maggio 2017 in El Salvador, quando la Chiesa in America Latina
ha due dei suoi anniversari: il decimo anniversario della Conferenza Generale
del CELAM ad Aparecida, in Brasile, quale documento finale è per molti versi il
vademecum di questo pontificato, ed il centenario della nascita del Beato Oscar
Romero, martire salvadoregno. È difficile immaginare che Papa Francesco possa resistere
a questo invito ed alla possibilità di canonizzare personalmente Romero in
situ, e se i vescovi degli Stati Uniti e del Canada siano anche presenti per
celebrare l’anniversario del grande sinodo inter-americano, sarà un potente e
continentale tempo profetico cattolico per costruire ponti per contrastare gli nuovi
muri”.
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