ANNO
GIUBILARE per il CENTENARIO del BEATO ROMERO, 2016 — 2017
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Il beato Oscar A. Romero sarà canonizzato quest’anno—possibilmente
il 21 ottobre in una cerimonia di canonizzazione che includerà Papa Paolo VI nel
bel mezzo di un sinodo dei vescovi in Vaticano—ma Padre Rutilio Grande, Servo
di Dio, probabilmente non sarà pronto per gli altari fino al prossimo anno.
Questa è l’analisi di Super Martirio dopo aver esaminato
le informazioni più aggiornate sullo stato di entrambe le cause.
[In sviluppo: il segretario di Stato vaticano ha confermato martedi che Paolo VI sarà canonizzato in ottobre.]
Da un lato, l’informazione dà un risultato trionfale nel
caso di Mons. Romero, il vescovo martire, la cui causa è sul punto di essere
formalizzata, avendo concluso l’intero corso del suo processo (vedi grafico
sotto). In questo momento, Romero ha raggiunto lo stesso livello di
approvazione di Paolo VI, la cui prossima canonizzazione è stata menzionata in
modo informale da Papa Francesco. L’approvazione del miracolo che apre la via
alla sua canonizzazione potrebbe arrivare questa settimana, dopo una sessione
della Congregazione per le Cause dei Santi di martedì che potrebbe produrre più
decreti da approvare dal Papa.
Ma, d’altra parte, l’informazione implica la frustrazione
del sogno della Chiesa salvadoregna di vedere Romero canonizzato e Grande beatificato
insieme in un’unica cerimonia. Come si può vedere nella seguente tabella, il
caso Grande deve ancora completare alcuni passaggi importanti che lo collocano
con mesi di ritardo rispetto alla causa di Romero.
Fasi nel
processo
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Beato
Romero
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Servo di
Dio R. Grande
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Apertura tribunale diocesano:
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31 gennaio 2017
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16 giugno 2016
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Chiusura tribunale diocesano:
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28 febbraio 2017
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16 agosto 2016
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Decreto di validità:
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7 aprile 2017
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2 marzo 2018
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Voto consulta medica:
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26 ottobre 2017
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Non si applica
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Voto dei teologi:
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14 dicembre 2017
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Da fare
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Voto cardinali e vescovi:
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6 febbraio 2017
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Da fare
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Decreto papale:
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Imminente
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Da fare
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Il ritardo nella causa Grande è stata
confermata in vista di una conferenza sull’eredità del religioso ecclesiastico salvadoregno
all'Università Gregoriana di Roma. In primo luogo, il cardinale salvadoregno Gregorio
Rosa Chavez ha detto in un’intervista che,
nonostante di avere stato inviato nel mese di agosto 2016, il file Grande non è
stato accettato in Vaticano fino al 22 novembre 2017. Successivamente, il
postulatore della causa, P. Pascual Cebollada ha detto Vatican News che mancano tre
approvazioni nella Congregazione per le Cause dei Santi da completare: i
teologi, i cardinali e vescovi, e, infine, il papa.
Tuttavia, prima di poter procedere con i voti, “dobbiamo lavorare sulla ‘positio’,”
osserva don Cebollada. “La ‘positio’ è un
rapporto; è, per così dire, una sorta di tesi di dottorato”, dice,
spiegando, “un libro di circa 500 pagine”.
Il postulatore ha spiegato il tempo necessario per completare il processo: “Se questa ‘positio’ è fatta in pochi mesi—forse tra un anno lo faremo—e questo
sarà seguito da questo processo di sessioni in cui dovrà essere giudicato e
infine approvato dal Santo Padre”.
In un’intervista con Catholic News Service, il Ambasciatore Salvadoregno
presso la Santa Sede ha sottolineato l’appoggio di Papa Francesco alla causa
del suo confratello gesuita Grande. Tuttavia, il supporto papale sembra non
aver causato pressione per accelerare la causa. D’altra parte, i progressi nel
caso Romero sono stati documentati nella newsletter del Romero Trust di Londra,
nella sua edizione di febbraio. Lo status del caso è anche un segreto di Pulcinella in
alcuni account Twitter dell’Arcidiocesi di San Salvador.
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